mercoledì 30 marzo 2011

Palazzo Barberini

Metro A ogni 3 minuti, fermata Barberini, a piedi fino a Via delle Quattro Fontane 13.
Esterno: una splendida fontana quieta, senza zampilli, l'androne all'aperto si snoda su due scale a chiocciola simmetriche la cui imponenza non richiede che intonaco bianco a decoro dei muri. Archi allineati con precisione allargano la vista su un giardino odoroso, con casette avvolte da spessi fogli di edera secca. Siepi labirintiche e, un paio di metri più alto, la terrazza, che si estende in lunghezza sul giardino. Camelie rosse nei grandi vasi e limoni in fiore.
Interno: stanze, stanze, stanze, dipinti cinquecenteschi, cieli dai colori tridimensionali che ascendono in maniera indefinita agli occhi frastornati, animali liberi sui soffitti, la fronte di Oloferne, la Natività appassionante. Una fontana (zampillante, questa volta), una sala vestita di oro, dalle cui finestre, a 10, forse 12 metri da terra,  luci speciali fanno entrare il giorno. L'espressione estatica di Narciso.

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