venerdì 25 febbraio 2011

Stessa sindrome, molte interpretazioni, una su tutte?

Musica italiana socialmente impegnata

Canadian indiedancepopunk

American...America

British apocalypticism

sabato 19 febbraio 2011

From Denmark, love

"Coolin' down the sun for me, coolin' down to set me free"

Il basso

Ci vorrebbe un esperto empatomusicologo per spiegarmi per bene la forza magnetica dei crescendo sulle mie (nostre) orecchie. Come quello in Rebellion di cui mi piace soprattutto (o esclusivamente?) l'attacco del basso.

venerdì 18 febbraio 2011

Brosandi...

...I go to sleep with my blog followers: myself and naturally I. Life all alone isn't that bad!

That's all gobbledygook!
(Takk, Sigur Ros!)

Fiore di loto

There's an empty space inside my heart where the wings take root

Slowly we unfurl as lotus flowers

Listen to your heart

Slowly we unfurl as lotus flowers

Listen to your heart

Sono tornati

13 marzo 2010

Quasi un anno fa, dunque, sono andata piena di entusiasmo a sentire questa band phantastica, di Brooklyn (dice Wiki), nel mio locale preferito qui a Roma. Ci ho trascinato anche un'amica. Stupido da parte mia non ascoltare il nuovo album prima! Del concerto non mi è rimasto nulla, tranne la bella istallazione colorata dietro la band...eccone una fotaccia


TUTTAVIA, l'ecletticità il cui frutto (il suddetto album Odd Blood) ha causato la mia personale e opinabile delusione al concerto è la fonte del loro grandissimo successo e spiega anche in buona parte il loro talento.
Bellissima 2080, dall'album del 2007, che mi è capitato di risentire pochi minuti fa. Eccola qua, insieme a un pezzetto del testo.Enjoy.

"It's a new year, I'm glad to be here

It's a fresh spring, so let's sing

In 2080 I'll surely be dead
So don't look ahead, ever look ahead
It's a new year, I'm glad to be here
It's a fresh spring, so let's sing
And the moon shines bright on the water tonight
So we won't drown in the summer sound"
                                          
                                          Yeasayer, 2080

(è ora di ascoltare quest'album)


giovedì 17 febbraio 2011

Oggi, che poi è già ieri

   Pappagallini impazziti a Villa Lazzaroni...certo non si sentono...


Time for a cover, time for Peter!

Una scoperta di oggi

Le Azure Ray mi ricordano un giorno di settembre scorso. Ero seduta su una scomoda gradinata di ferro, perchè i posti a sedere erano già tutti occupati da ragazzi, sopra i quali galleggiava un chiacchiericcio piacevole. Di fronte a noi, un palchetto senza pretese e sulla sinistra, al di là degli spalti, il canale. Da lì il vento tirava e ci pungeva, nessun riparo dalla Skuespilhuset che si affaccia sull'acqua.
 Le gemelline sono entrate. Graziose e intimidite, una incappucciata in una felpa grigia, l'altra inghiottita da una giacca larga e pesante, "ine" davvero.
Il vento le avrà viste troppo strette da quel pubblico discreto ma addossato sul loro spazio, perchè ha deciso di dar loro coraggio e ha diffuso il suono. Un canto puro, aspro, poi quieto, e forte, forte più del vento con cui correva, ci ha avvolti e trapassati, per liberarsi sull'acqua. E l'imbrunire di una sera fredda nessuno l'ha notato, placido si è posato sulla Skuespilhuset che si affaccia sull'acqua e su di noi.



mercoledì 16 febbraio 2011

Le domande e le risposte della giornata

Perchè scappare? Gli occhi sono bacini riarsi, senza un po' di pioggia.
La bellezza crea empatia? Sempre e con forza, almeno su di me. E la pietà invece? Dove la mettiamo la pietà?
Battiato? Battiato.

"Io vivo ai margini di una vita vera e non mi (ri)conosco."