domenica 27 febbraio 2011
venerdì 25 febbraio 2011
Stessa sindrome, molte interpretazioni, una su tutte?
Musica italiana socialmente impegnata
Canadian indiedancepopunk
American...America
British apocalypticism
lunedì 21 febbraio 2011
sabato 19 febbraio 2011
Il basso
Ci vorrebbe un esperto empatomusicologo per spiegarmi per bene la forza magnetica dei crescendo sulle mie (nostre) orecchie. Come quello in Rebellion di cui mi piace soprattutto (o esclusivamente?) l'attacco del basso.
venerdì 18 febbraio 2011
Brosandi...
...I go to sleep with my blog followers: myself and naturally I. Life all alone isn't that bad!
That's all gobbledygook!
(Takk, Sigur Ros!)
Fiore di loto
There's an empty space inside my heart where the wings take root
Slowly we unfurl as lotus flowers
Listen to your heart
Listen to your heart
Slowly we unfurl as lotus flowers
Listen to your heart
Sono tornati
Listen to your heart
13 marzo 2010
Quasi un anno fa, dunque, sono andata piena di entusiasmo a sentire questa band phantastica, di Brooklyn (dice Wiki), nel mio locale preferito qui a Roma. Ci ho trascinato anche un'amica. Stupido da parte mia non ascoltare il nuovo album prima! Del concerto non mi è rimasto nulla, tranne la bella istallazione colorata dietro la band...eccone una fotaccia
TUTTAVIA, l'ecletticità il cui frutto (il suddetto album Odd Blood) ha causato la mia personale e opinabile delusione al concerto è la fonte del loro grandissimo successo e spiega anche in buona parte il loro talento.
Bellissima 2080, dall'album del 2007, che mi è capitato di risentire pochi minuti fa. Eccola qua, insieme a un pezzetto del testo.Enjoy.
"It's a new year, I'm glad to be here
It's a fresh spring, so let's sing
In 2080 I'll surely be dead
So don't look ahead, ever look ahead
It's a new year, I'm glad to be here
It's a fresh spring, so let's sing
And the moon shines bright on the water tonight
So we won't drown in the summer sound"
Yeasayer, 2080
(è ora di ascoltare quest'album)
giovedì 17 febbraio 2011
Una scoperta di oggi
Le Azure Ray mi ricordano un giorno di settembre scorso. Ero seduta su una scomoda gradinata di ferro, perchè i posti a sedere erano già tutti occupati da ragazzi, sopra i quali galleggiava un chiacchiericcio piacevole. Di fronte a noi, un palchetto senza pretese e sulla sinistra, al di là degli spalti, il canale. Da lì il vento tirava e ci pungeva, nessun riparo dalla Skuespilhuset che si affaccia sull'acqua.
Le gemelline sono entrate. Graziose e intimidite, una incappucciata in una felpa grigia, l'altra inghiottita da una giacca larga e pesante, "ine" davvero.
Il vento le avrà viste troppo strette da quel pubblico discreto ma addossato sul loro spazio, perchè ha deciso di dar loro coraggio e ha diffuso il suono. Un canto puro, aspro, poi quieto, e forte, forte più del vento con cui correva, ci ha avvolti e trapassati, per liberarsi sull'acqua. E l'imbrunire di una sera fredda nessuno l'ha notato, placido si è posato sulla Skuespilhuset che si affaccia sull'acqua e su di noi.
Le gemelline sono entrate. Graziose e intimidite, una incappucciata in una felpa grigia, l'altra inghiottita da una giacca larga e pesante, "ine" davvero.
Il vento le avrà viste troppo strette da quel pubblico discreto ma addossato sul loro spazio, perchè ha deciso di dar loro coraggio e ha diffuso il suono. Un canto puro, aspro, poi quieto, e forte, forte più del vento con cui correva, ci ha avvolti e trapassati, per liberarsi sull'acqua. E l'imbrunire di una sera fredda nessuno l'ha notato, placido si è posato sulla Skuespilhuset che si affaccia sull'acqua e su di noi.
mercoledì 16 febbraio 2011
Le domande e le risposte della giornata
Perchè scappare? Gli occhi sono bacini riarsi, senza un po' di pioggia.
La bellezza crea empatia? Sempre e con forza, almeno su di me. E la pietà invece? Dove la mettiamo la pietà?
Battiato? Battiato.
La bellezza crea empatia? Sempre e con forza, almeno su di me. E la pietà invece? Dove la mettiamo la pietà?
Battiato? Battiato.
"Io vivo ai margini di una vita vera e non mi (ri)conosco."
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